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San Cesario - Addio alla puzza di bitume - Frantoio a norma in 8 mesi


Articolo del 31.05.2016 - Gazzetta di Modena


San Cesario. La ditta dovrà modificare gli impianti ed abbattere le emissioni Piccinini: «Grande vittoria per noi e i 700 cittadini che firmarono la petizione»
CESARIO. «La Provincia dovrà rivedere l’autorizzazione concessa nel 2011 all’impianto del Frantoio Fondovalle in via Macchioni a Spilamberto, allo scopo di inserire limiti all’emissione di sostanze cancerogene (idrocarburi policiclici aromatici- IPA) e odorigene».
Ad annunciare questo provvedimento è stata Sabina Piccinini, capogruppo della lista “Nuovo San Cesario”, riportando la risposta a una sua interrogazione dell’assessore all’Ambiente del Comune, Giovanni Cavani. Si chiude quindi idealmente il primo round di questa questione, dopo che alla fine dello scorso febbraio si era tenuta un’affollata riunione su tale tema, a testimonianza di quanto questo sia un problema molto sentito dalla popolazione. «Si tratta - ha commentato la Piccinini - di una grande soddisfazione per il nostro gruppo consigliare, che già quattro mesi fa, dopo la presentazione in Comune di oltre 700 firme contro la puzza di asfalto bruciato, inviò agli organi competenti (Provincia, Comune, Arpa, Ausl, Prefettura di Modena) una precisa richiesta di modifica dell’autorizzazione alle emissioni in atmosfera per l’impianto di Spilamberto che produce bitume. Un’autorizzazione “malsana”, rilasciata dalla Provincia senza porre alcun limite alle emissioni di sostanze di conclamata azione cancerogena, gli idrocarburi policiclici aromatici, contenuti in quella puzza disgustosa che continua a rendere l’aria irrespirabile. Una gravissima omissione da parte della Provincia - prosegue la Piccinini - in totale sfregio del Decreto Legislativo 152/2006. Ci sono volute oltre settecento firme per farlo capire agli organi competenti, ma finalmente il vento sta cambiando: la ditta dovrà modificare gli impianti ed abbattere sia le emissioni di sostanze cancerogene (Ipa) che le puzze. Purtroppo i tempi saranno piuttosto lunghi, circa otto mesi, secondo quanto riferito dall’assessore Cavani. Non rimarremo ovviamente ad aspettare in silenzio, anzi, abbiamo già in testa il titolo della prossima interrogazione: “Impianto di bitume: a che punto siamo con gli interventi per l’abbattimento delle emissioni?”. Confidiamo - ha proseguito la capogruppo della lista Nuovo San Cesario - nel senso di responsabilità dimostrato dal titolare dell’impianto, che si è dichiarato più volte disponibile ad investire nelle migliori tecnologie possibili. D’altronde, il valore di un’impresa
non è dato solo da profitto, ma anche dal rispetto che dimostra nei confronti del territorio in cui opera. Questa volta, finalmente, la tutela della salute ha vinto». La Piccinini, poi, chiude con un interrogativo: “Dal 2011 ad oggi, che qualità dell'aria abbiamo respirato?”. (m.ped.)