“Un Paese che distrugge la sua scuola non lo fa mai solo per soldi, perché le risorse mancano, o i costi sono eccessivi. Un Paese che demolisce l’istruzione è già governato da quelli che dalla diffusione del sapere hanno solo da perdere.” Italo Calvino

Lettera aperta al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e per conoscenza al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni Per la difesa del patrimonio ambientale italiano, della salute dei cittadini e delle risorse economiche del paese

Oggetto :Il D.Lgs riguardante le “Disposizioni concernenti la revisione e l’armonizzazione della normativa nazionale in materia di foreste e filiere forestali “ in attuazione dell’art. 5 della legge 28 luglio 2016, n. 154.

Gent.mo Presidente Mattarella,
ci rivolgiamo a Lei in quanto garante delle Costituzione della Repubblica Italiana, su cui si fonda la vita democratica del Paese. Con questa nostra lettera vogliamo portare alla Sua cortese attenzione i problemi posti dal D.Lgs. riguardante le “Disposizioni concernenti la revisione e l’armonizzazione della normativa nazionale in materia di foreste e filiere forestali” che a breve Lei sarà chiamato a visionare.
È nostra convinzione, supportata da dati scientifici, che tale D.Lgs. contrasti con alcuni punti fondanti del nostro ordine Costituzionale, in particolare i seguenti articoli:
Art. 9. La Repubblica “Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.
Art. 32. “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”
Art41.  L’iniziativa economica (…) “Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”.
Un D.Lgs. che se attuato porterebbe danni enormi all’ambiente, all’economia e alla salute dei cittadini italiani, ripetendo un copione sfortunatamente visto troppe volte[1][1]
Questa nostra lettera si associa ad altre iniziative, come l’Appello sottoscritto da 264 docenti e ricercatori universitari[2][2], che come noi esprimono profonde preoccupazioni, e fa seguito al Comunicato Congiunto fra ISDE e Scienziati di Energia per l’Italia[3][3] e ad altre petizioni di cittadini italiani[4][4].
Il D.Lgs promuove la “valorizzazione energetica” del bosco, una fonte energetica inefficiente e favorisce il taglio incondizionato e sistematico del bosco. La promulgazione del D.Lgs. produrrà:

danni al patrimonio ambientale
  • promozione di un insostenibile processo di consumo e degradazione del territorio
  • danno al patrimonio boschivo e ambientale italiano, già messo a dura prova dai recenti atti vandalici e criminali e verosimilmente favorito dallo smantellamento del Corpo Forestale
  • degrado di importanti servizi ambientali, come la depurazione dell’aria, la regolazione del regime idrico, la conservazione del suolo e della biodiversita'
  • aumento delle emissioni nette di gas a effetto serra, data l’inefficienza energetica del processo
danni alla salute dei cittadini
  • aumento dell’inquinamento atmosferico, sia per il venir meno dell’azione depurativa dell’aria operata dalle piante, che per aumento di combustione di biomassa: già oggi il nostro paese è sotto procedura di infrazione da parte dell’UE per la cattiva qualità dell’aria, i cui rischi per la salute saranno meglio specificati in seguito.
  • rischio che il proliferare incontrollato di tali impianti porti alla combustione di materiale pericoloso per la salute pubblica 
  • perdita di spazi verdi e/o naturali, fruibili dai cittadini e importante fonte di salute e benessere psicofisico
danni all’economia
  • spreco di preziose risorse economiche (denaro pubblico) in attività che sono energeticamente inefficienti, come provato da decenni, da dettagliati lavori scientifici svolti dai maggiori esperti di energia[5][5]
  • le stesse risorse economiche potrebbero essere usate per fini più utili come gli investimenti nella ricerca  e nello sviluppo di fonti energetiche più sostenibili e nell’aumento dell’efficienza energetica   
  • danni al capitale naturale e ai servizi ambientali a cui tale capitale provvede  
  • perdita di attività economiche veramente sostenibili come l’ecoturismo 

Un D.Lgs. di tale impatto necessita di un ampio e approfondito dibattito pubblico e, come suggerisce la lettera degli Accademici, l’apertura di un tavolo interdisciplinare perché  non possiamo lasciare tali decisioni nelle mani di pochi tecnici, che con le loro limitate competenze, non sono in grado di valutare la portata di queste complesse questioni. Data l’insensatezza del D.Lgs. è ragionevole anche chiedersi se non vi sia il tentativo, da parte di interessi particolari, di sfruttare il momento per garantirsi dei benefici economici a scapito della Comunità.    

Anche dal punto di vista della protezione ambientale e dei servizi ecosistemici il decreto cita molto fuggevolmente la Direttiva 92/43/CEE “Habitat” rimandando a “piani di coordinamento territoriali” e non alla protezione integrale del patrimonio rappresentato in “toto” dalle specie e dagli habitat protetti a livello europeo dalla Rete Natura 2000.
Nemmeno vi sono riferimenti diretti alla Direttiva 2009/147/CE Uccelli, alla Convenzione di Rio de Janeiro sulla Diversità Biologica (CBD), alla Strategia Nazionale per la Biodiversità, nonostante le norme di protezione dovrebbero essere basilari e prioritarie in particolare nella gestione della vegetazione forestale indigena naturale e spontanea.
Il bosco non è riconosciuto nel suo valore naturale e come fornitore di servizi ecosistemici, ma solo come potenziale patrimonio economico, ignorando le strategie di protezione della biodiversità previste dal Testo Unico Ambientale (d.lgs. n. 152/2006).
Manca una vera Strategia Nazionale di Tutela della biodiversità forestale demandando alla buona fede degli enti locali strategie che hanno, invece, valore globale.

Una erronea ed ingannevole interpretazione delle “energie rinnovabili” continua a incentivare i processi di combustione e trasformazione di biomassa (biofuels, legna) energeticamente ed economicamente inefficienti, che trovano il loro sostegno solo nei sussidi pubblici. Ciò sottrae preziose risorse economiche alla ricerca e allo sviluppo di fonti energetiche più efficienti e sostenibili.
La produzione di cosiddette “bioenergie” (da combustione di biogas, biomasse, rifiuti) ha subito una chiara accelerazione, nel nostro Paese, a partire dal 2008 in conseguenza delle politiche incentivanti; già abbiamo visto come il mercato delle quote credito per la CO2 oggi in vigore, mostri di essere di scarsa efficacia per contenere le emissioni di gas a effetto serra.
Il sistema ETS (Emissions Trading Scheme) da anni infatti non funziona perché ha accumulato il surplus di crediti di emissione, che ne ha falsato l’andamento. La politica comunitaria fissa un tetto alle emissioni di CO2 per oltre 11.000 industrie “energivore”, obbligandole a scambiare sul mercato quote di carbonio (un credito equivale a una tonnellata di CO2) per rispettare i limiti cui sono sottoposte. Così in pratica chi emette meno anidride carbonica rimanendo largamente nei limiti fissati, può vendere crediti a chi ne emette di più. Questo mercato, però, funziona se il prezzo della CO2 è abbastanza elevato. Non è incentivante, al contrario, come sta accadendo da diversi anni a questa parte, con i prezzi molto bassi dei crediti, scesi anche a meno di 4 euro per la singola tonnellata di CO2. Ne deriva che alle imprese non conviene investire in efficienza energetica e tecnologie pulite per abbattere le emissioni inquinanti.

Da sfatare anche la considerazione semplicistica per cui la combustione delle biomasse sarebbe “neutrale” rispetto al bilancio della COperché le emissioni di anidride carbonica sarebbero compensate dalla CO2 a suo tempo assorbita attraverso la fotosintesi. Questo punto di vista non tiene conto del fattore “tempo”: in fondo il petrolio, il carbone e il metano che usiamo, non derivano forse tutti da biomasse sepolte in ere geologiche?  
La scienza avverte che la riduzione delle emissioni climalteranti deve avvenire da subito, con urgenza e anche da questo punto di vista conviene che il carbonio, per quanto possibile, resti immobilizzato negli ecosistemi forestali. A queste considerazioni va poi aggiunto l’ulteriore inquinamento prodotto dai processi di taglio, cippatura, trasporto e smaltimento delle ceneri. In conclusione ribadiamo che a nessuno converrebbe produrre elettricità bruciando biomasse se tale pratica non fosse incentivata con soldi pubblici.

Per quanto attiene i rischi per la salute, come anticipato, già oggi nel nostro paese la qualità dell’aria è particolarmente scadente e per questo siamo sotto procedura di infrazione da parte dell’UE. Le biomasse solide contribuiscono (dati ISPRA[6][6]) per circa il 68% al PM2.5 primario, cui va attribuito una consistente quota dei decessi prematuri che si registrano ogni anno in Italia[7][7]. La componente ultrafine del PM2.5, una volta inalata, passa direttamente nel torrente sanguigno e da lì nelle cellule di ogni distretto dell’organismo. La cattiva qualità dell’aria è uno dei più importanti fattori di rischio a livello globale[8][8] cui vanno ascritte, oltre alle morti premature per eventi cardiovascolari[9][9], numerose altre patologie quali alterazioni della fertilità[10][10], della gravidanza[11][11] e del periodo perinatale[12][12], nonché numerose patologie croniche cardio-respiratorie, metaboliche[13][13] e neurologiche[14][14], compreso l’Alzheimer, cancro a polmone e vescica e ricoveri per patologie acute (soprattutto negli esposti più suscettibili come bambini[15][15] e anziani).

A fronte dei rassicuranti messaggi sullo stato di salute degli italiani, vogliamo solo ricordare che ormai 1 maschio su 2 ed 1 donna su 3 sono destinati ad ammalare di cancro nel corso della vita[16][16]
Soprattutto ci preoccupa il fatto che in Italia si osservino le più elevate incidenze, a livello continentale, di tumori sia nella popolazione infantile (0-14 anni) che adolescenziale (15-19 anni)[17][17]

Facciamo nostre le preoccupazioni che troviamo mirabilmente espresse nelle parole scritte da Lorenzo Tomatis[18][18] nel 1987 e che rappresentano, in modo profetico, lo scenario che ulteriormente si acuirebbe con l’approvazione definitiva del Dlgs. in oggetto:
“…La deliberata spietatezza si è ora estesa su tutta la popolazione del pianeta, coinvolgendone anche la componente più fragile che sono i bambini, sia con l’esposizione diretta alla pletora di cancerogeni, mutageni e sostanze tossiche di varia natura presenti nell’acqua, nell’aria, suolo e cibo, sia con le conseguenze della sistematica e accanita distruzione del nostro habitat”.

Chiediamo che il patrimonio boschivo del paese sia rispettato, tutelato, se possibile aumentato, evitando di mettere ulteriormente a rischio la qualità dell’ambiente e la salute dei cittadini. Il patrimonio boschivo è fonte di preziosi servizi ambientali, come la regolazione dei flussi idrici e la depurazione dell’aria ed il suo aumento è una delle azioni concrete attraverso cui è possibile ridurre i gas a effetto serra, grazie al loro accumulo naturale e a costo zero, nella biomassa vegetale e nel suolo.

Le infrastrutture verdi rappresentano una soluzione cardine per contribuire a migliorare il benessere umano ed hanno in tal senso un valore - anche economico - elevatissimo, in particolare in aree urbane dove l’esposizione tende a superare i limiti normativi. Uno studio del 2016[19][19]mostra come il servizio ecosistemico di rimozione del PM10 e dell’O3 da parte della vegetazione in 10 città metropolitane italiane, valga per un totale di 7.150 Mg di PM10 e 30.014 Mg di Onell'anno 2003, con un vantaggio monetario relativo di 47 e 297 milioni di dollari per la rimozione di PM10 e O3, rispettivamente.
La preghiamo di ascoltare la voce di scienziati, giuristi, medici, ricercatori, esperti indipendenti e professionisti di diversi settori, nonchè quella di oltre 11.000 cittadini[20][20]perché non vorremmo che visioni riduzionistiche o conflitti di interesse, che troppo spesso offuscano una parte della scienza, supportino soluzioni che rischiano di essere peggiori dei mali che si vorrebbero  risolvere.
Ci appelliamo a Lei, Presidente Mattarella, perché rimandi questa decisione ad una consultazione partecipata e supportata da studi più approfonditi sugli impatti del D.Lgs nella sua attuale formulazione
9 Marzo 2018

Vincenzo Balzani, Professore Emerito di  Chimica  Università di Bologna

Paolo Maddalena,  Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale

Roberto Romizi, Medico Presidente ISDE Italia

Landi Silvano, già Comandante delle Scuole del Corpo Forestale dello Stato, Prof. a contratto di Legislazione Forestale, Università della Tuscia.

Accorinti Domenico Avvocato pubblicista Torino
Agostini Daniele, Epidemiologo, Bologna
Andrisano Teodoro, Dottore forestale funzionario Ente Parco Nazionale Sulmona 
Aillon Jean-Louis, Medico psicoterapeuta, Rete Sostenibilità e Salute Torino
Alberghini  Lucia, Farmacista Bologna
Albini Donatella, Ginecologa   delegata alla sanità del Comune di Brescia
Aledda Margherita, Architetto libero professionista Roma
Allavena Stefano Già Dirigente superiore del Corpo Forestale dello Stato Componente del Consiglio Direttivo del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga Città S. Angelo (PE)
Allegra Francesco, Medico Chirurgo Università La Sapienza
Alleva Renata, Ricercatore a contratto , DIBINEM, Università di Bologna
Alleva Roberto, Chimico ASL Ascoli Piceno
Altieri Giuseppe, Agroecologo  - Università di Firenze -  Dottore di Ricerca in Agroecologia e Biodiversità per lo Sviluppo Rurale e la tutela della Salute Ambientale
Amici Augusto, Ricercatore a tempo indeterminato Università di Camerino Folignano
Anello Leonello, Consulente, agronomo biodinamico, direttore scientifico della testata online VITICOLTURABIODINAMICA.IT
Antonelli Vanna, Dirigente Medico, Presidente ISDE Isernia
Arcudi Marco, Isde sez. Torino. Architetto/docente
Armeno Ugo, funzionario statale Bari
Artese Caterina,  Dottore forestale - Pescara
Aru Francesco, Dottore Biologo Villacidro (CA)
Asti Laura, Collimento di Lucoli (Aq) Presidente Pro Natura L’Aquila
Aurora Fulvio, giornalista responsabile delle vertenze giudiziarie di Medicina Democratica onlus Milano
Balestreri Federico, Medico chirurgo Cremona
Baldi Gian Piero, Dirigente Medico I livello - ASL RM4 Reumatologo Medico ISDE Presidente Ass. “Bio Ambiente” Tarquinia
Bai Edoardo, Medico Milano
Ballelli Sandro, Botanico funzionario tecnico in quiescenza Cerreto d'Esi,
Baracca Angelo, Fisico Firenze
Barbanente Angela,  Docente universitaria Bari
Barocci Roberto, Docente, laurea premiata dall'Accademia Italiana di Scienze forestali
Barone Gennaro, Medico psichiatre ISDE Molise
Bartolini Alessio, Dottore forestale Pistoia
Becarelli  Rossana,  Medico Torino
Beghini Giovanni, Medico San Piero in Campiano Verona
Bellini Alberto, Professore Associato di conversione dell’energia, Università di Bologna
Belpoggi Fiorella, Direttrice Area Ricerca Centro di Ricerca sul Cancro Cesare Maltoni
Istituto Ramazzini   Bentivoglio Bologna
Bellucci Valter,  Dottore Biologo Funzionario presso ISPRA Istituto Superiore per la Protezione
e la Ricerca Ambientale.  
Berdini Paolo,  Membro del Direttivo dell'Associazione Attuare la Costituzione.
Bertilaccio Rosaria, Dottore in Lingue e letterature straniere
Bianco Pietro Massimiliano, Tecnologo-ricercatore ISPRA, membro del direttivo PAN-Italia
Boccaccio Luigi, Dottore agronomo, Ruvo di Puglia (Bari)
Bonadeo Livio, Geologo Alba (CN)
Bonoli Alessandra, Ingegneria delle materie prime, Università di Bologna
Borgo Stefania, Medico neurologo e psichiatra, Roma
Borlenghi Fabio, segretario di ALTURA Roma
Boscagli  Giorgio, Biologo-wildlife manager, già Ispettore di Sorveglianza del Parco Nazionale d’Abruzzo, Direttore del Parco Regionale Sirente-Velino e del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi
Boschetti  Lorenza, Medico chirurgo  Pavia
Bozzetta Giancarlo, Consulente in pianificazione L'Aquila
Braschi Giorgio, Guida Ufficiale ed Esclusiva del Parco Nazionale del Pollino, scrittore e fotografo naturalista San Severino Lucano ( PZ)
Brunelli Ettore,  Medico del lavoro  Brescia
Buscaroli Alessandro, Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali CIRSA - Centro Interdipartimentale di Ricerca per le Scienze Ambientali
Busolo Guido, aderente a Pan Italia  Verona,
Camassi Romano, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
Cappa Felice, giornalista, direttore responsabile testata online VITICOLTURABIODINAMICA.IT Cologno Monzese
Carpentiero Gino, medico del lavoro Firenze
Capra Beatrice, ISDE Brescia
Casalini Piera, ISDE Brescia
Casavecchia Katia, Geologa Magliano Alfieri (CN)
Cavasin Francesco, Medico Medicina Generale, Reumatologo   Azienda Socio Sanitaria 2 Marca Trevigiana Silea- Treviso
Cecchi Daniele, architetto Vicopisano (Pisa)
Cecchini Sergio,  Insegnante Viterbo
Ceccolini Guido, Ornitologo, Associazione CERM Centro Rapaci Minacciati
Cenerini Anna, Naturalista, Associazione CERM Centro Rapaci Minacciati
Cento Michele, Ornitologo Roma
Cianconi Marina Maria, laureata in Scienze Biologiche, Roma
Ciani Carlo, guardia giurata volontaria Forlì
Clauser Fabio, Forestale, già vice Direttore generale del Corpo Forestale dello Stato, Socio onorario Accademia Italiana di Scienze forestali, fondatore della Riserva naturale integrale di Sasso Fratino
Coato Flavio, Medico Verona
Congedo Maria, Medico neurologo Distretto di Udine,
Console Carlo, Dottore Forestale Comandante del Reparto Carabinieri Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga - Assergi (AQ)
Consonni Giancarlo, Professore Emerito di Urbanistica al Politecnico di Milano
Cordero Gabriele, Medico - Medicina d'Urgenza Ospedale Mauriziano Torino
Cordiano Vincenzo, Medico ematologo, Presidente ISDE Veneto, Valdagno (VI)
Cosandey Elisabeth, psicomotricista socia di Medicina Democratica onlus Melegnano,
Costani Gloria, Medico specialista in Neurologia  Mantova
Corrieri Ugo,  Medico Psichiatra Psicoterapeuta Grosseto Docente della Scuola Romana di Psicoterapia Familiare di Roma  Coordinatore di ISDE-Medici per l’Ambiente per il Centro Italia
Cottino Aldo, Fondazione Scientifica Mauriziana Onlus Torino
Cristea  Vasile PhD, Universita Babes-Bolyai Cluj-Napoca, Romania,
Damiani Giovanni, Presidente: CISDAM (Centro Italiano Studi e Documentazione degli Abeti Mediterranei) - Rosello (CH)
D’Aurora Domenico, ex responsabile Ambiente CGIL Abruzzo, fondatore ass. Dalla parte dell’Orso
De Bernardis Giovanna, Medico Padova
De Giacomo Umberto, Biologo libero prof. Roma
Dell'Orso Roberto, Primo Ricercatore presso Istituto Nazionale Fisica Nucleare Sezione di Pisa - Pisa - Italy
De Sanctis Michele,  PhD-Ricercatore precario botanico Dipartimento Biologia Ambientale
Università Sapienza di Roma
Di Ciaula Agostino, Medico specialista in Medicina Interna, Presidente Comitato Scientifico ISDE
Di Giacomo Luigi, fondatore e promotore del  percorso “Attuare la Costituzione” Morcone Benevento
Digiacomo Maria Concetta, Medico chirurgo Padova
Di Salvatore Enzo Professore associato di Diritto Costituzionale, Teramo
Dolzani Livio, medico Contà Trento
Donzelli Alberto, Medico Comitato scientifico Fondazione Allineare Sanità e Salute www.fondazioneallinearesanitaesalute.org
Duca Piergiorgio, Medico, Università di Milano, Presidente Medicina Democratica
Facchini Cristina, ISAC CNR
Faccini Barbara, Ph.D University of Ferrara, Physics and Earth Science Department, Ferrara
Fattori Bruno, San Mauro Torinese segretario Associazione A.S.S.O. Amici dei Sentieri di San Mauro ed Oltre
Fenocchio Renato,  Imprenditore agricolo   Neive (CN)
Ferretti Piero, Architetto, Italia Nostra Pescara
Ferri Mauro, Medico Veterinario Spec. in gestione degli agroecosistemi e sviluppo sostenibile
Master I in gestione degli agroecosistemi e sviluppo sostenibile  Esperto e tecnico faunistico, Modena
Finelli Franco, Medico chirurgo Chieri 
Fiorot Liviana, Funzionario forestale Treviso 
Foschi Eleonora, Ing. ambientale e dottoranda presso il DICAM, Università di Bologna.
Frusi Mario, Medico presidente ISDE Cuneo
Galleano Giorgio, giornalista inviato Tg3
Gardini Andrea, medico Ferrara
Gatti Maria Giulia, Medico Epidemiologo Modena
Generoso Massimo, Medico pediatra presidente ISDE Firenze
Gentilini Fabio, Professore Associato confermato Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie Bologna
Gentilini Patrizia, Medico spec. in Oncologia ed Ematologia  ISDE Italia
Germani Gloria,  Filosofa oriente-occidente, eco-femminista, scrittrice Firenze
Giacometti  Ebe, Presidente Lazio Italia Nostra
Giacone Milva, Architetto   Neive (CN)
Giaggio Chiara, Medico Mogliano Veneto
Giangrande Ilaria Lisa, Prof.ssa Diritto ed Economia IPSSAR "G.Marchitelli" Villa Santa Maria
Gianoglio Carlo, già Prof. Ordinario di Scienza e Tecnologia dei Materiali Fac. Ingegneria del
Politecnico di Torino.
Ghirga Giovanni, Pediatra  Dirigente Medico di I livello  Osp. San Paolo di Civitavecchia
Gomiero Tiziano, PhD Consulente questioni ambientali,  agroecologia Mogliano Veneto, 31021 (TV)
Gonzato Alessandro, Trenitalia S.p.A. Direzione Tecnica
Gotti   Stefano, Medico-chirurgo  Consigliere del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi
M.Falterona, Campigna  Castrocaro T.(FC)
Grandolfo Michele, Epidemiologo, già dirigente di ricerca dell'Istituto Superiore di Sanità 
Grandori Luisella, Medico pediatra Modena
Gregorelli, Luigi, operatore  in ambito sanitario attualmente docente di  scuola primaria (Nuvolera) Brescia
Guizzardi  Cecilia, Medico chirurgo  Imola (BO)
Iaboli Luca, Medico Montale di Castelnuovo Rangone, 41051, Modena
Iacoviello Vitantonio, Presidente della sezione Vulture Alto Bradano di Italia Nostra.
Iacuzio Laura, Medico Chirurgo, Specialista in Igiene e Medicina Preventiva Modena
Jacomini Carlo, ISPRA/SNPA, Roma EIONet National Reference Centre on Soil  Biodiversity
Laghi Ferdinando, Direttore UOC Medicina Interna Ospedale Castrovillari, Presidente ISDE Internazionale
Liguori Teresa, Presidente Sezione Italia Nostra , Crotone
Litta Antonella, Medico Medicina Generale Viterbo
Lombardi Ginevra, Virginia Ricercatrice Universitaria Pistoia
Lombini Nives, medico di Medicina Generale Forlì
Lonati Simone, Dott. in Scienze Forestali ed Ambientali (laurea magistrale) Quarona (VC)
Lucarelli Alberto,  Ordinario di Diritto Costituzionale Università Federico II Napoli .
Magnani Luisella, Linguista Professore di Linguistica Generale presso l'Istituto Universitario in Scienze della Mediazione Linguistica di Varese. Ricercatore in Estetica ed Epigenetica presso l'Università Cattolica di Milano Affiliation con l'Università degli Studi dell'Insubria di Varese, Paediatric Clinic.
Maini Stefano, Professore Ordinario di Entomologia agraria   Università di Bologna
Malatacca Angelo, Presidente Consiglio Regionale Italia Nostra Calabria
Malatesta Giovanni, laureato in Fisica, agricoltore biologico Pistoia
Malventano Monica, Medico  pediatra di famiglia Ferrara
Marfella Antonio, Medico oncologo, Presidente ISDE Napoli
Marino Merlo Alessandro, Dottore in Scienze Agrarie  Pistoia
Marras Tatiana,  Dottore di ricerca in scienze e tecnologie per la gestione forestale ed ambientale
Torre Pellice (TO)
Martinelli Margherita,  Gruppo Alberi Sacri Roma (Italia)
Masera Giuseppe, Pediatra Monza
Memore Luisa,  Medico chirurgo, specialista in chirurgia d'urgenza, presidente ISDE Torino
Milandri Massimo, Medico Medicina Generale Forlì
Milani Tiziana, Cadoneghe (Padova)
Millesimi Fabrizio,  Geologo libero professionista, titolare studio Geo-logos
già dipendente presso Amministrazione Provinciale di Rieti, ENI Energy & Power Milano, ARPA Lazio.
Millesimi Ines, Docente di Storia dell'Arte Rieti, socio CAI sez. Amatrice
Milo Pasquale Medico, Presidente ISDE Latina
Miserotti Giuseppe, Medico Presidente ISDE Emilia  Romagna 
Missoni Edoardo, Medico,  esperto in Salute Globale e Sviluppo Università  Ginevra e Milano
Mondo Luisa, Epidemiologo Torino
Monfredini Roberto, Medico veterinario Castelvetro, Modena
Monno  Valeria,  Politecnico di Bari
Mosconi Gabriella, Medico Forlì
Mulas Rita Alghero titolare NAAM RESEARCH, Centro ricerche umanistico-scientifiche
Novara Rosanna, Biologa con dottorato di ricerca in oncologia, Torino.
Orlandini Stefano, Presidente Associazione "Salviamo l'Orso - onlus"
Panicciá Marco, PhD Camerino ( MC)
Panizza Celestino, Medico del Lavoro Brescia
Pazzi Angela Mary, Docente  Benedetto del Tronto  (AP)
Pedretti Gian Piero, Medico ginecologo Forlì
Petronio Maria Grazia, Medico spec. in Igiene e Sanità Pubblica, Pisa
Pietrantonio Vincenzo, Medico  San Giorgio delle Pertiche Presidente di ISDE sezione di Padova
Piotto Beti, Agronoma, Roma
Pinelli Carlo Alberto, garante di Mountain Wilderness, professore all'Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli.
Pirini Raffaella, Medico veterinario Forlì
Pofi  Giovanni ,Agronomo Bari
Poli Marchese Emilia, già Prof. Ordinario di Botanica Università di Catania
Porrini Claudio, tecnico di apidologia, Università di Bologna
Previdi Alessandra, Biologa
Protano Manlio,  Medico chirurgo  Montichiari (Bs)
Rabitti Paolo, Ingegnere ambientale Mantova
Riccobon Angela, Biologa Forlì
Reali Laura, Medico pediatra Roma
Ronchetti Roberto, Professore Emerito di Pediatria-Univerità La Sapienza di Roma
Già Presidente della "Eurpoean Scietyof Paediatric Pneumology": 1988-1990
Presidente Sezione di Roma di ISDE- International Society Doctors for the Environment
Rossi, Laura Biologa ISDE, Schio (VI)
Rossi Oriana, Dirigente medico del lavoro, Dipartimento di Prevenzione USL Nordovest Toscana Livorno
Ridolfi Ruggero,  Medico Oncologo Endocrinologo, Coordinatore ISDE Forlì-Cesena
Rinaldi Gabriele, Direttore dell'Orto Botanico  "Lorenzo Rota" Bergamo
Ruffini Renato, Medico, spec. in Psichiatria e Criminologia clinica Sovizzo (VI)
Sabbi  Diego,  Medico Chirurgo   Arquata Scrivia  (AL)
Santecchia Eno, Ordine Giornalisti delle Marche Civitanova Marche (MC)
Saquella Maria Paola, Presidente Associazione Miladonnambiente Pescara
Sarmiento Claudio, Direttore regionale Inac Abruzzo Pescara
Sarti Fabrizio, operatore Area Blu SpA Imola Casalfiumanese
Sartori Pino, Biologo Venezia
 Sibilia Lucio, già Docente di Psichiatria e di Psicologia Clinica - Sapienza Università di Roma.
Presidente del Centro per la Ricerca in Psicoterapia (CRP), affiliato alla Società Italiana di Medicina Psicosociale (SIMPS)
Sigismondi Antonio, Ornitologo Bari
Signorini Maria Rita, Presidente Italia Nostra Toscana
Talenti Marina, Ingegnere edile nata a Castellana Grotte (BA).
Talenti Vincenzo, impiegato Bari
Tamino Gianni, Docente Biologia Università di Padova
Tassi Franco, Centro Parchi Internazionale Roma (Italia)
Telera Gianluca, Membro della Commissione di Studio “Ambiente e Responsabilità Sociale d’impresa” dell’Ordine dei commercialisti di Bologna
Terzano Bartolomeo, Medico ISDE Molise
Tinarelli Roberto, Ornitologo, naturalista, Presidente dell’Associazione Ornitologi dell’Emilia-Romagna
Giacomo Toffol, Medico pediatra di famiglia, gruppo Pediatri per un Mondo Possibile dell' Associazione Culturale Pediatri. Pederobba (TV)
Tomasetti Marco, PhD Dipartimento di Scienze Cliniche e Molecolari, Università Politecnica delle Marche
Tomei Fabio, Ingegnere- Novara
Tonon Graziella, , già Professore Ordinario di Urbanistica al Politecnico di Milano
Tosi Vittorio, già Ricercatore presso l’attuale Centro di Ricerca Foresta e Legno, CREA di Trento
Trinca Franco, Biologo Presidente Associazione NOGM Magione (PG)
Vanzaghi Maria Teresa, Medico Medicina Generale, Torino
Valente Domenico, Presidente della sezione Italia Nostra di Pescara
Veith Ulrich, Sindaco di Malles
Vender Carla, ex Ricercatore presso l'attuale Centro di Ricerca Foresta e Legno, CREA, di Trento.
Venturelli Leonello , Medico pediatra di famiglia Bergamo
Viale Pier Luigi, Medico di Medicina Generale Borgosesia (VC)
Vigotti Mariagrazia, Epidemiologa Pisa
Vinci Emanuele, Medico ematologo microbiologo, Coordinatore Gruppo di lavoro "Ambiente e Salute, Professione" FNOMCeO, Fasano (Brindisi)
Vinci Vincenzo, giurista d'impresa -segretario ISDE sezione Torino/Piemonte
Vizioli Vincenzo, Dottore in Scienze Agrarie
Zambon Paola, Medico del Lavoro, epidemiologo Padova
Zanetti Franca, Architetta, esperta in temi ambientali e culturali Quarona (VC)
 Zavalloni Daniele, Geografo Cesena
Zechini D'Aulerio Aldo, Docente  di Patologia Vegetale ex Facoltà di Agraria di Bologna













[5][5]Biello, D. (2011). Energy: The false promises of biofuels. Sci. Am., 305, 59–65. Hall, C.A.S., Lambert, J.G., Balogh, S.B. (2014). EROI of different fuels and the implications for society. Energy Policy, 64, 141–152. MacKay, D.J.C. (2009). Sustainable Energy -Without the Hot Air. UIT Cambridge Ltd., Cambridge, UK. Giampietro, M., Mayumi, K. (2009). The Biofuel Delusion: The Fallacy of Large Scale Agro-Biofuels Production. Earthscan. London, UK. Gomiero, T. (2018). Large-scale biofuels production: a possible threat to soil conservation and environmental services. Applied Soil Ecology, in press. Pimentel, D. (Ed.) (2008). Biofuels, Solar and Wind as Renewable Energy Systems: Benefits and Risks. Springer, New York, NY, USA. Smil, V. (2010). Energy: Myths and Realities. The AEI Press, Washington, DC, USA. Smil, V. (1983). Biomass Energies. Plenum Press. New York, NY, USA. Ulgiati, S.A. (2011). comprehensive energy and economic assessment of biofuels: When green is not enough. Crit. Rev. Plant Sci., 20, 71–106.
[19][19] Manes, F.; Marando, F.; Capotorti, G.; Blasi, C.; Salvatori, E.; Fusaro, L.; Ciancarella, L.; Mircea, M.; Marchetti, M.; Chirici, G.; et al. Regulating Ecosystem Services of forests in ten Italian metropolitan Cities: Air quality improvement by PM10 and O3 removal. Ecol. Indic. 2016, 67, 425–440

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